I cambiamenti climatici degli ultimi anni, che interessano tutto il territorio nazionale, hanno portato diversi problemi oltre che all’ambiente, anche agli edifici. Alcune provincie, per la loro conformazione geologica risentono più di altre di questi cambiamenti climatici.
Il territorio di Asti, ad esempio, si trova ad avere un clima particolare, essendo circondato da rilievi, con influenze sia mediterranee che atlantiche. Dai pochi dati disponibili e attendibili riguardanti la provincia, si rileva un aumento delle precipitazioni procedendo da Nord a Sud e che aumentano con l’aumentare dell’altitudine.
La media calcolata per trent’anni ci dimostra che ad Asti cadono circa 667 mm. di pioggia annui, contro una media nazionale di 970 mm. e di 760 mm. per la Pianura Padana. Analizzando i dati si nota la presenza di due periodi piovosi e due con minime precipitazioni. Le massime precipitazioni avvengono in aprile e novembre, con valori generalmente superiori in quest’ultimo mese; le minime invece si registrano in gennaio, seguito da agosto ed in alcuni anni da luglio.
Queste precipitazioni in aumento non fanno che peggiorare il già grave problema dell’umidità presente ad Asti, problema dovuto alla composizione del suolo, fatta di depositi marini poco profondi, a volte litoranei, costituiti da banchi sabbiosi e ghiaiosi fittamente alternati a livelli siltosi e marnosi di colore per lo più giallastro. Da notare quindi che l’eccessiva permeabilità del terreno provoca aridità alla sommità delle colline, mentre alla base si hanno numerose sorgenti con conseguente notevole umidità.
Quest’umidità provoca disagi sia agli edifici pubblici, sia alle abitazioni private con conseguenti problemi ai muri, infiltrazioni e muffe.
Umidità di Risalita
L’umidità di risalita (o ascendente) è quel tipo di umidità per lo più presente in abitazioni antecedenti agli anni 50, poiché costruite con le murature affondanti nel terreno, costituendo esse stesse le fondamenta della casa e quindi soggette a catturare per capillarità l’acqua presente nel terreno, fino ad altezze variabili tra i 30 cm fino a 200 cm di media.
Quest’umidità può essere rilevata sia all’interno che all’esterno di un edificio.
Umidità da interramento o infiltrazioni
Questo tipo di umidità interessa locali interrati o seminterrati privi d’intercapedine. Si presenta con effetti simili alla precedente (umidità ascendente) ma la sua natura, pur essendo in parte anche dovuta alla risalita capillare dal terreno, è più complessa poiché tutta l’area murale entra a contatto con il terreno e l’umidità quindi si propaga e si espande orizzontalmente, creando problemi molto più gravi.
Quando invece si riscontrano delle vere e proprie colature con presenza di acqua sulle pavimentazioni dei locali interrati che contribuiscono ad accentuare il degrado, si parla d’infiltrazioni.
Umidità di condensa, muffa
Questo tipo di fenomeno interessa principalmente le nuove abitazioni.
Sono definite muffe quei funghi filamentosi e microscopici che inizialmente vengono trasportati dall’aria sotto forma di spore, le quali si depositano su “terreni” adatti alla loro proliferazione, tra le quali le mura domestiche dove, con la giusta temperatura e grado di umidità, hanno la possibilità di germogliare dando origine a cellule filamentose che poi si diffondono velocemente trasformandosi in macchie di muffa sui muri.
Essendo molto prolifere, le muffe, formano velocemente una colonia prendendo le sembianze di macchie solitamente di colore nero o verdastro.
Uno degli elementi che contribuisce alla formazione e proliferazione di questi fastidiosi funghi è l’eccessiva umidità ambientale. Si tratta di umidità interna generata da respirazione, vapore acqueo dovuto alla cucina, a docce e a bagni con acqua calda che, nei periodi invernali, si condensa in corrispondenza delle zone murarie più fredde dell’abitazione che, normalmente, hanno un isolamento non adeguato.
La muffa sui muri si diffonde con rapidità e necessita interventi tempestivi per evitare che le spore, che si sviluppano in grande quantità, contaminino nuove aree dei muri, intaccando in questo modo zone sempre più vaste e causandone il degrado.
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